LETTERA
QUALCOSA DI PIÙ MIRATO
Buongiorno, ho letto una mail d’aiuto scrittale da una donna che soffre di emorragie uterine dovute a fibromi e la sua risposta. Mi chiedo se la cura e la dieta da lei consigliata può essere utile anche nel mio caso, o se c’è qualcosa di più mirato, o se semplicemente anche secondo lei è ora per me di togliere l’utero.
UNA VITA ESASPERANTE CON CICLI DOLOROSI ED ALLUNGATI
Lo so che deve rispondere a molte persone, ma per favore vivere così è veramente esasperante. Le spiego. Ho 36 anni e, sin dall’adolescenza, ho sempre avuto cicli abbondanti, con conseguente anemia a volte anche molto seria, ma era un ciclo molto regolare e senza forti dolori, con 5 giorni critici ogni 28. Ma in questi ultimi anni il ciclo si è progressivamente allungato.
UTERO FIBROMATOSO, ENDOMETRIOSI RIPRODUCENTE E MIOMI DISSEMINATI
Mi è stato riscontrato un utero retroverso fibromatoso nel suo insieme, con piccoli miomi intramurari disseminati e soprattutto un endometrio che ha tendenza ad inspessirsi terribilmente e ad una velocità terribile. Abbiamo tentato il Lutenil a dosi e periodi sempre più lunghi, un raschiamento e due resezioni complete dell’endometrio. Endometrio che alla biopsia risulta benigno, ma comunque è un primo stadio di variazione ipersecernente e ultra-riproduttivo. Si figuri che 10 giorni dopo l’ultima resezione l’endometrio riempiva completamente la cavità uterina uguale a prima dell’intervento, nonostante che a termine della resezione hanno posizionato spirale ad ormoni per bloccare la sua proliferazione.
SPIRALE E SANGUINAMENTI
Oggi sono cinque i mesi di spirale, e si è trattato di cinque mesi di dolori e crampi fortissimi, con perdite meno emorragiche ma comunque importanti. E i primi quattro mesi sempre con Lutenit associato. Ora me lo hanno fatto interrompere ma i sanguinamenti aumentano solo con la spirale. Sto male tutti i giorni ed è fortemente invalidante. Io non ho che una voglia. Quella di togliere l’utero e di riprendere il corso normale della vita, ma mi dicono che sono troppo giovane e che l’intervento ha i suoi effetti collaterali. Questa non è vita. Per favore lei mi può aiutare?
Stefania
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RISPOSTA
PLETORA, CONGESTIONI ED EMORRAGIE
Ciao Stefania. La parola pletora deriva dal greco pletho che sta per essere pieni. Il termine plethòra significa infatti sovrabbondanza, e quindi sangue in eccesso e stracarico di metaboliti, o di scorie organiche, tipo colesterolo, lipidi, acido urico, minerali inorganici e altro materiale inutilizzato ed inquinante. Tutte le emorragie, siano esse vaginali, uretrali, nasali, polmonari o intestinali sono conseguenza di una congestione, di una pletora.
MATERIALE CORROTTO DA ESPELLERE CON PRONTEZZA
Ogni pletora produce emorragia. In particolare, l’ipotalamo sfrutta intelligentemente il ciclo mestruale come strumento di espulsione del materiale corrotto. Ogni cosa che viene espulsa dal corpo rappresenta un fenomeno positivo e salvavita, per cui è sbagliatissimo ed insidioso volerlo interrompere e soffocare.
ALTERAZIONI CAUSATE DA SANGUE DENSO E DA DIGESTIONI COMPLICATE
Tutte le alterazioni all’apparato genitale della donna, dalle mestruazioni abbondanti alla endometriosi e ai fibro-miomi hanno una causa comune che si chiama digestioni lunghe e difficili e stitichezza, a loro volta generate da cibi innaturali, da vita sedentaria, da respirazione corta, da caffè e sigarette, da assunzione di farmaci, da balordi interventi della Medicina Invasiva. Le operazioni chirurgiche non risolvono un bel niente, dal momento che lasciano sempre in piedi inalterata la causa dell’affezione.
GRAVISSIMO ERRORE IL VOLER SOFFOCARE LE OPERAZIONI ESPULSIVE
Tutte le perdite di qualsiasi colore sono quanto c’è di più benefico per l’organismo, perché è con esse che vengono espulse le sostanze di scarto. Gravissimo errore dunque volerle contrastare o soffocare, visto che in quel modo si obbliga il corpo a ritenerle all’interno subendone gli effetti corrosivi. Ogni procedimento soppressivo della Medicina va pertanto biasimato.
COS’È L’ENDOMETRIOSI
L’endometrio è la tunica di rivestimento dell’utero. L’endometriosi è una condizione patologica nella quale il tessuto endometrioso cresce fuori dell’utero in posti anormali, cioè sulle ovaie, sulle trombe di Falloppio, sulla vescica, sugli intestini e in altre zone pelviche. Il tessuto abnorme può ritrovarsi persino nei polmoni, nel pancreas, nei reni e negli occhi. Obesità, ipertensione e diabete, sono spesso presenti in questi casi. Normalmente l’endometriosi cessa durante la maternità, e va in calando anche dopo la menopausa.
GLI STATI INFIAMMATORI UTERINI VANNO COMBATTUTI A MONTE E NON LOCALMENTE
La Scienza della Salute è decisamente contraria a interventi chirurgici, in quanto non li ritiene in grado di ristabilire la normalità, visto che viene sempre lasciata intatta al suo posto la causa di malattia. Endometriosi, polipi vaginali, fibromi, cisti ovariche, derivano tutti da processi infiammatori continui e trascurati, alimentati da digestioni difettose, da stitichezza e da emoviscosità del sangue. Niente laparoscopie, niente raschiamenti e niente ablazioni, questo è il messaggio della scienza igienistica. Siamo di fronte a condizioni patologiche ingenerate altrove, e che vanno combattute altrove, cioè a monte.
NORMALIZZAZIONE DIGESTIVA E DIGIUNO AD ACQUA LEGGERA PER UNA GUARIGIONE GARANTITA
Normalizzando la digestione, fluidificando il sangue, ricorrendo a 2-3 bagni genitali al giorno, eliminando progressivamente le sostanze estranee che hanno corrotto ed alterato la delicata salute intima della donna, si otterrà il ripristino della normalità e la scomparsa dei sintomi.
ERRORI SISTEMATICI A RIPETIZIONE
Detto questo in linea generale, veniamo al caso specifico. Devo purtroppo rilevare che la Stefania, giovane sì, ma pur sempre con 36 primavere di esperienza, dimostra di dialogare assai poco col proprio corpo e di non capire ancora come funziona. Al punto di confondere fenomeni positivi di scarico tossine con malattie da demonizzare, contrastare e stangare. Al punto di non capire che il corpo non va mai contro se stesso essendo un organismo autoguarente se trattato seco do criterio. Al punto da mettersi fiduciosa ed acritica nelle mani della curomania medica. Al punto di accettare farmaci, biopsie, resezioni e spirali. Al punto di desiderare fortemente l’asportazione dell’utero come si trattasse di una passeggiata. Al punto di desiderarlo contro lo stesso parere -questa volta finalmente saggio- della Medicina. Al punto di non aver tratto alcun insegnamento da 20 anni di cure fallimentari. Al punto di non capire che la soluzione chirurgica non è una soluzione ma semmai una rinuncia definitiva a venirne a capo e a guarire, un arrendersi ed un rinunciare al ripristino della normalità.
SERVONO SCELTE SELETTIVE IN FATTO DI CIBO E DI COMPORTAMENTO
Si ribadisce con forza che il sintomo mestruale è fisiologico, e che il sintomo endometriosico non va mai toccato, raschiato, chemicalizzato, rimosso mediante curomanie prive di capo e di coda, prive di logica rimediale guarente. L’unica soluzione possibile sta nell’interrompere urgentemente ogni causa di inquinamento interno, ogni causa di sangue denso-grasso-viscoso, ogni fattore di insufficienza epatica e renale. Servono scelte intelligenti e selettive in fatto di cibo e di comportamento. Serve adesione al nostro pacchetto salute.
DETOSSIFICARE RIMANE LA PAROLA-CHIAVE
Serve rispetto dei cicli circadiani, con frutta agra ed acquosa in estratti e spremute nella mattinata, con verdure crude nel piatto di esordio a pranzo e cena, con secondi piatti preferibilmente leggeri tipo patate e legumi, tipo minestre di verdure o pasta alle verdure. Serve rispetto della scala vibrazionale e revitalizzante Simoneton. Serve respirazione lunga e non corta, con passeggiate rilassanti, esposizione solare, bagni prolungati alla zona genitale. Serve soppressione radicale di farmaci, integratori, fumo, caffè, zucchero, dolciumi. Serve preparazione igienistica accelerata e non occasionale. Non esistono altre alternative a tutto questo. Non esiste qualcosa di magico e di più mirato, se una scelta vegan-crudista tendenziale, avanzata, sostenibile e personalizzata. Detossificare rimane la parola-chiave. Si può puntare sicuramente al digiuno igienista, ma solo dopo aver eliminato ogni dipendenza farmacologica e dopo un periodo di positivo adattamento al nuovo stile di vita.
TESINE DA LEGGERE
Valdo Vaccaro
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