IL GENIALE TESTAMENTO DELLA GRANDE NAZIONE SIOUX E DI TORO SEDUTO

da 8 Apr 2022Etica, Consapevolezza e Spiritualità

IL DRAMMA DEGLI INDIANI D’AMERICA È UNA FERITA NON ANCORA RIMARGINATA

Già andando a parlare in generale degli Indiani d’America si va ad aprire una ferita mai rimarginata nella storia umana. Se poi riversiamo le nostre attenzioni sulla tribù dei Lakota, il dramma umano si appesantisce ulteriormente. Ma chi sono mai questi Lakota per essere considerati dei protagonisti di spicco nella Storia Americana? Cosa hanno mai di così speciale per essere ai vertici del Dramma Indiano?

UNA GRANDE NAZIONE SIOUX GUIDATA DALLA TRIBÙ DEI LAKOTA

I Lakota sono una tribù indiana conosciuta anche come Teton Sioux, i cui territori attuali sono suddivisi tra gli stati del Nord e del Sud Dakota. Chiamati anche Nativi Americani, fanno parte dei tre maggiori gruppi di Sioux nell’ambito della Grande Nazione Sioux. Originalmente stavano dell’Est dell’America, cioè nella Nuova Inghilterra, ovvero nell’area prospiciente la costa atlantica. Poi, per varie circostanze negative, per colpa delle malattie, delle guerre con i Visi Pallidi, e per la fame prolungata, furono forzati a spostarsi nelle zone interne del paese.

GENTE DAL MORALE ALTO E DALLA TEMPRA ECCEZIONALE

Caratteristiche peculiari di questa tribù è quella di porre l’enfasi sui valori che formano la base della vita, su concetti come comunità, affinità, generosità, cooperazione, forza, armonia con la natura. Non è un caso che il termine stesso Lakota si traduca significativamente con “Alleanza del Popolo”.

UNA MINIERA DI SPUNTI GENIALI

Quando in una comunità si riesce a far convivere valori come la Spiritualità e l’Armonia Universale, esistono buoni motivi per dire che in tale gruppo si sono realizzati picchi di perfezione che lo pongono ai vertici. Come dire che la classe non è acqua, e che la genialità non arriva a caso. Tutte queste qualità si raggiungono spesso in concomitanza con un intenso fattore emozionale, anche in concomitanza con alti livelli di sofferenza. Basta ascoltare le idee basilari emanate dai capi dei Lakota, per rendersi conto della loro grandezza. Si tratta di una autentica miniera di spunti e di straordinarie affermazioni.

PER CHIEF SEATTLE GLI ANIMALI HANNO I NOSTRI STESSI DIRITTI

Ne citerò soltanto un paio. Prendiamo ad esempio quanto lasciatoci da Chief Seattle (1790-1866), leader delle tribù Squamish e Duwanish: “La primavera è tornata. Il dio Sole ha riabbracciato Madre Terra e presto avremo i figli del loro amore. Ogni fiore, ogni seme, ogni creatura si è svegliata. Anche noi siamo stati generati da una Grande Forza. Per questo crediamo che gli altri uomini, e in particolare i nostri fratelli animali, abbiamo il nostro stesso diritto di vivere su questa pianeta.”

IL MEMORABILE TESTAMENTO DI TORO SEDUTO

La musica non cambia se passiamo al Testamento di Toro Seduto (1831-1890): “Per noi i veri guerrieri non sono quelli che voi uomini bianchi intendete. Il guerriero non è chi combatte con le armi di offesa, perché nessuno al mondo ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica se stesso per il bene degli altri. Il suo nobile compito è occuparsi degli anziani, degli indifesi, degli animali innocenti, dei bambini che sono il futuro dell’umanità”.

SONO EMOZIONALMENTE SCHIERATO DALLA PARTE DEGLI INDIANI

Tutti i gruppi etnici e tutti gli individui del pianeta hanno una mezza idea o meglio ancora un forte desiderio di conoscere da dove essi provengono. Da dove il mondo stesso prenda origine. Da dove la nostra persona individuale provenga. E si fanno giustamente un quadro dove si crede nella creazione e nella evoluzione, o nella combinazione fra le due. Io, che vi sto inviando questo messaggio, non sono un Indiano d’America, tuttavia mi sento tale. Mi sono sentito tale sin da quando ero bambino delle elementari e divoravo i fumetti su questi uomini coraggiosi e fieri, per cui non trovo difficoltà alcuna a schierarmi emozionalmente dalla loro parte.

MITOLOGIA E CABALA, MA ANCHE PROTAGONISMO STORICO

Nella mitologia Lakota, si parla di Wi=Sole, di Skan=Cielo, di Makha=Terra, di Inyan=Roccia o pietra preziosa di fondamento, di Tunka=Avo di tutte le cose, identico al principio originario del Taoismo, di Wo Hipe=Stella Caduta e compagna di Makha la Terra. Le tribù della Grande Nazione Sioux sono protagoniste storiche nell’epica delle guerre indiane contro gli invasori europei.

INYAN CORRISPONDE AL DIO DEGLI OCCIDENTALI

Noi Lakota, sussurra l’ispirato maestro Sioux, parliamo tuttora della nostra storia originale, e continuiamo a porci delle domande, a chiederci in particolare da dove veniamo e cosa ci stiamo a fare da queste parti. Parliamo pure di una entità primaria chiama Inyan. Nei miti della tradizione Sioux, Inyan è un potere, una forza massiccia, qualcosa di più potente di qualsiasi altra cosa esistente al mondo.

CREAZIONE DEL SOLE E DELLA LUNA

Inyan a un certo punto prende parte di se stesso e comincia a formare questa sfera, comincia a comprimerla e a stringerla fino a renderla di colore blu come il suo sangue. E chiama questa sfera Makha o Terra. Makha da allora esiste ma nella più assoluta oscurità. E al buio essa lasciava i suoi residenti carichi di incertezze. Non gli rimaneva che porsi delle domande, e chiedersi: “Qual è il mio scopo e la mia ragione d’essere? Qual è la ragione per stare qui? Esiste qualcun altro o no?” Alla fine Inyan si spazientì, prese un lembo di se stesso e creò Wi, il Sole per la luce e il calore diurno, poi creò Hanwei, la Luna, per attenuare lo scuro della notte.

COSTRUZIONE DI STELLE E GALASSIE

Visto che tutto gli riusciva così bene, ci prese gusto e formò in successione Wichapki Oyate, vale a dire le stelle, le galassie, e l’intero universo. Mise il tutto in correlazione con se stesso, e il tempo proseguì, andò avanti nei secoli e nei millenni. Ma, a un certo punto Makha cominciò a lamentarsi. Quando ho di fronte il Sole fa troppo caldo ed è sconfortevole. Se invece mi ritrovo davanti alla Luna tutto diventa scuro e freddo. Mi puoi almeno dare una coperta, o qualcosa che mi ripari? Inyan, in armonia con le altre entità divine, disse alla Terra Makha che doveva portare avanti la vita e non sciuparla lamentandosi per delle inezie. La Terra così fece e la vita proseguì per lungo tempo. Ma, a un certo punto, l’esistenza ridivenne brutta e grama, ridivenne corrotta, senza senso e distruttiva, colma di insidie e di pericoli. La Terra si disse che “questa non è la vita come intendevamo che fosse. Dobbiamo assolutamente procedere a un lavoro di purificazione”.

CATASTROFI A RIPETIZIONE CAUSATE DALLA CATTIVERIA UMANA

Proviamo a immaginare che tutte queste catastrofi succedano allo stesso momento, con terremoti, tsunami, eruzioni vulcaniche, tempeste, centinaia di tornado. Makha afferrò allora metà della sua massa scuotendola con violenza fino a che essa si staccò fino a spezzarsi e a separarsi, producendo diversi continenti con popoli che vivevano separati gli uni dagli altri, e la vita continuò ad andare avanti nel tempo, finché, passati eoni di tempo, la vita ridiventò corrotta ai massimi livelli, per cui Makha decise che doveva procedere di nuovo a una azione di pulizia radicale. Ammonì pure i suoi residenti. “Quelli che si adegueranno alle nuove regole verranno protetti e difesi da tutte le catastrofi in corso”. In effetti, le devastazioni apparvero sotto forma di un’era glaciale che scompaginò il clima e modificò la superficie della Terra. Quando poi più tardi il ghiaccio si sciolse, lasciò dietro di sé laghi, fiumi e torrenti, terreni alluvionati.

TAKAHE, IL PRIMISSIMO UOMO APPARSO SULLA TERRA

In questa nuova Terra, oggi conosciuta come Black Hills o He Sapa o Colline Nere, Iktomi usava camminare su ogni angolo del territorio. Viveva in un’era di animali giganti, di dinosauri e grossi orsi. Iktomi sentiva il loro pesante respiro e si nascondeva in mezzo alla fitta foresta temendo di essere divorato. Non percepiva nemmeno il fruscio del vento su alberi e cespugli. Ma alla fine la curiosità prevalse sulla paura e uscì dai suoi nascondigli. Arrivando in superficie sentì la forza del vento risalire e poi soffiare di nuovo nella direzione opposta. Iktomi scrutò nelle viscere della Terra e vide diverse creature sotterranee che stavano dentro tali buche. “Venite fuori” disse loro. Ma esse erano spaventate: “No, no, no; vattene e lasciaci da soli”. “Ma non temete, non intendo farvi del male, voglio solo mostrarvi le bellezze che ci circondano.” Uno dei più coraggiosi accettò l’invito e uscì fuori. Si trattava di Tokahe, che significa The Very First, ovvero il Primissimo Uomo sulla Terra. Da notare le grandi rassomiglianze con Adamo e con il biblico Paradiso Terrestre.

PRENDI QUANTO IL CREATORE HA MESSO A TUA DISPOSIZIONE

Iktomi gli disse “Guardati intorno e osserva quanta bellezza ci circonda. Senti il calore del Sole, non è forse meraviglioso? Provare la fresca brezza dell’aria che ci avvolge non è forse un’esperienza unica? Prova ad assaggiare queste ciliegie selvatiche, assapora queste susine, non sono forse una delizia? Prenditi questa acqua pura di sorgente per rinfrescarti! Sdraiati e allungati sul tappeto di erba verde. Come puoi pensare che sia meglio stare dentro una buca fredda e buia, quando con un piccolo sforzo puoi emergere e godere di quanto il Creatore ha messo generosamente a tua disposizione? Chiama pertanto i tuoi compagni e chiedi loro di risalire dalle grotte. Portali su in superficie ad assorbire la luce del Sole. Tokahe dimostra di aver capito: “Lo farò”. E infatti ridiscende nei ripari sotterranei, richiama i suoi amici a radunarsi e racconta loro quanto ha visto e sperimentato coi suoi occhi, trovando ogni cosa fantastica. Si accorda inoltre per organizzare una gran festa.

L’ANZIANO BASTIAN CONTRARIO

Ma un vecchio del gruppo lancia un ammonimento: “Tokahe, tu non puoi saperlo. Non conosci tutte le insidie che si nascondono sopra le nostre teste”. No, gli ribadisce Tokahe: “Ho visto, osservato e valutato ogni cosa. Ho trovato tutto stupendo. È venuta l’ora di trasferirci nella vita pulsante”. A quel punto l’anziano dissidente esce di scena.

ANONG ITÈ, DONNA DAL DUPLICE ASPETTO

Tokahe e il resto degli amici emergono e Iktomi è là ad attenderli con la sua compagna Anong Ité, una donna dalla doppia espressione, molto bella da un lato, ma restia a far vedere l’altra parte del suo viso. Pronta a servirli e ad alimentarli, ma sempre rivelando una sola parte di sé. Tutti mangiarono, e poi nuotarono nell’acqua, e poi si stesero a dormire sull’erba, catturando nel contempo i raggi del Sole. Al loro risveglio Anong Ité mostra loro il lato brutto e inguardabile di se stessa. Il gruppo va in stato di panico e cerca di riguadagnare veloce la buca-nascondiglio ma, con tutto il cibo assunto, con tutta l’acqua bevuta, con tutta l’aria respirata, l’apertura verso il basso era diventata stretta per tutti.

TAGLIO COMUNICAZIONI FRA QUADRIPEDI E BIPEDI

Ora Iktomi ama prendersi gioco della gente, specie quando vede gli errori che essa commette. Ama ferirla, deriderla e sfotterla quando cade in miseria e in disgrazia: “Ci siete cascati, vi sta bene!” Ed è così che nasce e si sviluppa la Buffalo Nation, la Nazione Buffalo, la quale dice con toni rassicuranti e melliflui: “Siamo qui per voi, tutto quanto esiste è riservato a voi, noi siamo il vostro cibo e il vostro riparo, la vostra medicina e i vostri attrezzi di lavoro. Potete fidarvi di noi. La Buffalo Nation non lascia la gente nei guai. Basta adottare le regole e basta adattarsi ad esse. Importante è evitare di ingrossarsi, di prendere più di quanto serve, evitare di arraffare senza riguardo, evitare di prendere a piene mani, senza mai restituire nulla. I bipedi esercitano un pesante e immorale impatto sulla Natura, al punto che i quadrupedi, presi particolarmente di mira, hanno tagliato ogni comunicazione ed ogni simpatia con chi li sfrutta in modo abominevole. Il riferimento chiaro è agli Stati Uniti, anche se gli USA in realtà non posseggono per niente tali caratteristiche di saggezza.

PERSINO LE PIANTE HANNO MOLTE COSE DA RIDIRE

Probabilmente la terra sarebbe un mondo migliore senza i bipedi, e forse dovremmo organizzarci per farli scomparire. Siamo in grado di trasmettergli ogni possibile malattia e pertanto di vincerli. Persino le piante la pensano allo stesso modo: “Non è nel diritto di nessuno decidere chi deve vivere e chi deve morire! Noi, in ogni caso, disponiamo di specie che sono in grado di ribilanciare e di auto-guarirci. Noi possediamo una sorella erba per ogni necessità ed ogni emergenza!”

MEDITIAMO E RICORDIAMOCI DI QUESTA LEZIONE

E così la vita proseguì per altri millenni, fino a quando di nuovo le cose si guastarono, sempre per colpa dei bipedi, incapaci di rispettare ed onorare la Creazione. Cosa dovremo fare per neutralizzare questa tendenza auto-distruttiva? C’è ben poco da fare. Si tratta di gente distruttiva, capace solo di ammazzare ed anche di divorarti, capace di consumare e cannibalizzare ogni cosa che gli viene incontro. Dobbiamo far capire ai bipedi una volta per sempre che esiste una connessione spirituale ed una legge secondo le quali quello che esiste sulla Terra sta anche nelle Stelle, sta anche nell’Universo, e viceversa. Questa connessione va assolutamente mantenuta. Riflettiamo su questa lezione. Ricordiamoci questa storia ad ogni nostra meditazione!

Valdes Sepich Vaccaro, dedicato alla sua compagna Kathleen Fong

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

3 Commenti

  1. Andrea

    Molto bello, e certamente i popoli amerindi tutti sono mirabili esempi di ciò che l’uomo bianco, o forse sarebbe meglio dire semplicemente “moderno”, che cioè ha reciso le radici con la sapienza primigenia accecato dal falso mito del progresso e della scienza razionalistica, ha perso irrimediabilmente, tanto da non essere più neanche capace di concepirlo… però Valdo dovrebbe pure rammentare che i Lakota erano cacciatori, e che per il loro sostentamento di nomadi delle Grandi Pianure contavano sulle sterminate mandrie di bisonti, che poi furono sempre “sterminate”, sì, ma dai cacciatori bianchi, di cui quel degenerato individuo passato alla storia col ridicolo nome di Buffalo Bill, fu il capostipite e il “campione” senza rivali. Perché per loro anche la caccia, era una cosa seria, anzi… sacra.

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    • Take A Tip

      A dir la verità pure questi bravi redskins contribuirono allo sterminio dei bisonti… Li circondavano e li facevano cadere a centinaia in un burrone, per poi “usarne” solo una decina… No good at all… Augh!

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  2. Manlio Amelio

    Il Declino del Mondo Umano

    L’uomo è una creatura goffa e viziosa, calata in un universo di paure, depravazione, deformazioni fisiche e morali… Là, dove è presente l’uomo, c’è il malessere, il disordine, la confusione, l’odio… Là, dove c’è il paesaggio, invece, impera la natura con la sua bellezza, che contrasta plasticamente con la bassezza degli individui…

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