LETTERA
MICROADENOMA IPOFISARIO, PROLATTINA ALTA E CURA MEDICA
Spett.le Professor Vaccaro, Le scrivo questa lettera con la speranza che Lei possa riuscire a trovare il tempo per leggerla e se vorrà darmi indicazioni in merito. Le sarei eternamente grato. Sintetizzo brevemente il mio problema di cui Le ho fatto cenno circa 2 mesi fa. In breve, ho 48 anni e, 6 mesi fa, mi viene diagnosticato un microadenoma ipofisiario con prolattina >200 e successivo trattamento con mezza pasticca di DOSTINEX 2 volte a settimana.
CONVERSIONE, STOP AL FARMACO E VEGANISMO CRUDISTA
Un mese e mezzo dopo mi imbatto nel suo sito e, come un moderno S. Paolo, mi converto dalla sera alla mattina radicalmente, secondo i suoi dettami. Sospendo l’assunzione del farmaco e la mia alimentazione cambia in frutta, verdura e frutta secca. Niente latte, vino, carne, formaggi, eccetera. Divoro il suo libro Alimentazione naturale diventando un perfetto discepolo.
CALO DELLA PROLATTINA
Gli esami successivi rivelano un ritorno nella norma del valore della prolattina, ma a quel punto il dubbio si insinua. Sarà dipeso dal farmaco o dalla dieta? Intanto l’endocrinologa, a cui avevo taciuto lo stop del DOSTINEX, mi consiglia di continuare a prenderlo per abbassare ulteriormente il valore della prolattina che in quel momento era sceso a 16,5 contro un valore massimo di 17.
LEGGERO RIALZO DELLA PROLATTINA
Fermo nel mio proposito, non assumo assolutamente più il farmaco deciso a guarire con la sola alimentazione. Le successive ed ultime analisi riportano i seguenti valori PROLATTINA 35,7 quindi aumentata dal precedente 16,5, Ab ANTITIREOPEROSSIDASI 107 (valori di riferimento 15/60), anche qui siamo fuori range, TSH 2.030 (valori di riferimento 0.35/5,00), quindi tutto OK, SOMATOMEDINA C 118,80 (valori di riferimento 80/400), anche qui OK, ORMONE SOMATOTROPO 3,2 (valori di riferimento 1,0/5,0), anche qui OK.
TUTTO IL RESTO COME OROLOGI SVIZZERI
Colesterolo, trigliceridi, ematocrito, glicemia come orologi svizzeri. Termino chiedendole cortesemente qualche parola in merito in particolar modo per i 2 valori fuori norma.
CI TROVIAMO A ROMA IL 2 FEBBRAIO
Certo di una Sua risposta La saluto cordialmente con la speranza di poterLa incontrare di persona alla prossima conferenza del 2 Febbraio a Roma. L’autorizzo a pubblicare questa mia lettera qualora decidesse di metterla in rete a beneficio degli amici che la seguono tramite il blog. Giovanni
RISPOSTA
IPOFISI O PITUITARIA, PUNTO DI MASSIMO INTERSCAMBIO ENDOCRINO
Ciao Giovanni, L’ipofisi è una piccola ma basilare ghiandola a secrezione interna localizzata nella parte centrale del cervello. Chiamasi anche pituitaria perché, in passato, si pensava erroneamente che secernesse il muco nasale, detto pituita. E’ importante in quanto, prendendo ordini dall’ipotalamo, secerne molti ormoni che sono determinanti per il controllo del corpo, come la tiroidina, la somatotropina, la prolattina.
IPERPROLATTINEMIA NELL’UOMO
Se nelle donne la prolattina è legata alla maternità e all’allattamento, nei maschi, troppo ormone prolattina è causa di deficienza di androgeni e di infertilità. Occorre però dire che gli effetti dell’iperprolattinemia sull’uomo non sono stati ancora del tutto definiti con certezza, pur essendo note alcune anomalie come la diminuzione dei desiderio sessuale e la ginecomastia (eccessivo sviluppo mammelle maschili).
CAUSE DELL’ANOMALIA
La prolattina infatti inibisce il testosterone e mobilizza gli acidi grassi. Le cause di iperprolattinemia possono derivare da intensa attività fisica, da intensi rapporti sessuali, da ipotiroidismo, da insufficienza renale, da microadenoma ipofisario (che produce prolattina ed è il più delle volte innocente).
I TEST HANNO VALORE MOLTO RELATIVO
Non ho motivi per non credere ai risultati dei test, anche se sappiamo che i test stessi, essendo dei flash istantanei non offrono grande affidabilità e, per essere significativi, dovrebbero essere fatti in diverse ore del giorno e per diversi giorni di seguito. Hai definito la tua prolattina “alle stelle” e te l’ho lasciata nel titolo, ma direi che è un termine esagerato.
I TEST HANNO DEI RANGE INGESSATI E FISSI, COME COLORO CHE LI HANNO STABILITI, E NON CONSIDERANO IL FATTORE STAGIONALE
Dire il motivo esatto per cui la prolattina ha ripreso un po’ a crescere non è facile impresa, anche se credo che dipenda molto dal momento sfavorevole e stressante dell’anno, dove si respira di meno, ci si muove di meno, e la vitalità dei cibi, anche quelli naturali, è ridotta, e i raggi del sole sono ridotti. È scontato, in questo periodo di stanca e di letargia generalizzata, che la gente tenda all’ipotiroidismo, al leggero impigrimento linfatico e all’insufficienza funzionale dei reni.
NON C’È NULLA DI CUI PREOCCUPARSI
Trovo molto più importante il test reale del sentirsi bene e in forma, che la situazione specifica della prolattina. Ritengo che la solita determinazione medica a voler sistemare le anomalie dei valori singoli per via farmacologica, senza sapere nemmeno il motivo esatto per cui la prolattina è fuori posto, sia un gioco quasi bambinesco. Una persona può avere tutti i valori perfetti e in regola e stare contemporaneamente malissimo.
OGNUNO HA I SUOI VALORI FISIOLOGICI
Non fa sicuramente bene alla salute forzare, per via chimica, un valore fuori norma verso la normalità. Ci sono ragioni valide e logiche, che agli esaminatori regolarmente sfuggono, perché il corpo esprima determinati valori in un determinato momento. Il solito discorso astruso dell’intervento modificativo medico. I valori sono sempre dei sintomi di qualcosa che sta a monte, e i sintomi vanno capiti e interpretati, ma non modificati invasivamente.
I VALORI DEVONO REGOLARIZZARSI IN MODO NATURALE E SINERGICO
In altre parole, se l’obiettivo che cerchiamo è quello di abbassare la prolattina (e su questo possiamo anche essere d’accordo in linea di massima), esso deve avvenire per iniziativa e consenso dell’ipotalamo, della pineale (soprattutto della pineale, e della sua melatonina che tende a normalizzare l’intero sistema ghiandolare), della tiroide, del timo, delle adrenali, del pancreas, e delle gonadi. In pratica serve il consenso di tutto il sistema endocrino e del sistema immunitario che lo tiene d’occhio a breve distanza.
IGNORARE L’ISTANZA MEDICA E PUNTARE AL RIEQUILIBRIO GLOBALE
Il mio consiglio pertanto è di ignorare completamente l’insistenza medica a usare il farmaco, cercando piuttosto di puntare sempre tutto su un miglioramento ulteriore dell’equilibrio, perché la salute è una questione di equilibrio, e si deve sempre conseguire per vie naturali e non farmacologiche.
LO STRESS MODIFICA SOSTANZIALMENTE I VALORI ORMONALI
Raccomando sempre di curare la respirazione e di evitare ogni stress. E lo stress delle tabelle mediche è quanto di peggio possa esistere, come se già non bastassero le ansie del vivere quotidiano.
A PRIMAVERA LE COSE MIGLIORERANNO
Tenere piuttosto d’occhio la funzionalità renale, eliminando radicalmente ogni sale e ogni zucchero. Non appena rispuntano le piante primaverili, acetosella, tarassaco, piantaggine, equiseto, fragole, ciliegie, asparagi amari di pungitopo, ci sarà di che ripristinare la funzionalità renale. Non appena il sole tornerà a riversare più energia sull’emisfero Nord, ci sarà di che rivitalizzare il sistema, abbassando la prolattina e aumentando il testosterone.
Valdo Vaccaro
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