LETTERA
Caro maestro, sono Ferdinando da Salerno. Ho 35 anni. Ho migliorato il mio stile di vita 4 anni quando ho smesso di fumare e 3 anni fa quando ho eliminato la carne dalla mia dieta. Poi verso una dieta vegana. Di recente ho un po’ sgarrato con qualche mese di dieta vegetariana. Ho fatto anche lunghi periodi di sola frutta. Sono felice e soddisfatto delle mie scelte.
Ho tuttavia un problema. Il mio spermiogramma dice che produco pochissimi spermatozoi. Considerando la quantità di sperma di una eiaculazione il medico sospetta eiaculazione retrograda. Mi hanno prescritto antibiotici che assolutamente non assumerò. Ho anche una leggera infezione batterica nello sperma. Qualcuno mi ha consigliato una plastica in caso di eiaculazione retrograda. Oggi è il mio quinto giorno di sola frutta. Mi sento bene. Ma mi manca qualcosa. Che mi consigli.
Un grande abbraccio.
Ferdinando
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RISPOSTA
CHE COS’È L’EIACULAZIONE RETROGRADA
Durante l’orgasmo maschile, un condotto chiamato vaso deferente trasporta lo sperma dalle gonadi alla prostata, dove viene mescolato ad altri fluidi prima di essere espulso. Lo sfintere all’ingresso della vescica si contrae per evitare che il seme fluisca all’interno di essa mentre passa dalla prostata all’uretra. Questo è lo stesso muscolo che serve a trattenere l’urina fino al momento opportuno.
Nell’eiaculazione retrograda questo muscolo non si contrae a dovere, permettendo così allo sperma di fluire nella vescica anziché essere espulso dalla punta del pene. Viene per questo chiamata anche orgasmo a secco.
Anche se lo sperma non viene espulso come dovrebbe, il piacere derivante dall’orgasmo non ne viene generalmente affetto. Questa condizione si differenzia quindi dalla aneiaculazione, che consiste in un orgasmo privo di fluido spermatico.
L’eiaculazione retrograda non viene considerata una condizione grave per la salute umana. Può però creare problemi di fertilità e eventualmente anche qualche imbarazzo.
SINTOMI
Il sintomo principale di eiaculazione retrograda è la quasi o totale assenza di sperma espulso durante l’orgasmo. Questo perchè invece di uscire dall’uretra è rifluito all’interno della vescica.
Un altro sintomo riscontrabile dopo un rapporto può essere l’urina biancastra e torbida. Questo perché si è mescolata allo sperma all’interno della vescica.
L’eiaculazione retrograda può essere la causa di insuccesso al concepimento, ma comunque costituisce solo lo 0,3-2% dei problemi di fertilità.
CAUSE
Mentre altri problemi di eiaculazione possono avere cause psicologiche, nel caso di eiaculazione retrograda, la causa è fisica. Può infatti essere dovuta a qualsiasi fattore che influenza il riflesso dello sfintere che controlla l’apertura della vescica.
Alcuni farmaci, tra cui quelli utilizzati per curare l’iperplasia prostatica, l’ipertensione o la depressione, possono avere come effetti collaterali il malfunzionamento dello sfintere vescicale e quindi l’eiaculazione retrograda.
La condizione può anche essere causata da altre patologie come:
- Diabete
- Sclerosi multipla
- Malattia di Parkinson
- Lesione del midollo spinale
Interventi chirurgici per i tumori alla prostata possono danneggiare i nervi che controllano la prostata, le vescicole seminali e la vescica. Infatti le cause più frequenti di eiaculazione retrograda sono appunto interventi chirurgici su prostata e vescica.
FATTORI DI RISCHIO
Questi fattori aumentano il rischio di essere colpiti da eiaculazione retrograda:
- diabete
- sclerosi multipla
- malattia di Parkinson
- lesioni al midollo spinale
- operazioni chirurgiche a vescica o prostata
- trattamenti farmacologici per iperplasia prostatica, ipertensione o depressione
DIAGNOSI
La diagnosi medica viene effettuata analizzando i sintomi, tra i quali:
- assenza di sperma espulso durante l’orgasmo
- urine torbide dopo l’orgasmo
- infertilità
Può essere inoltre analizzato un campione di urine per verificare la presenza di sperma in esse. Nel caso non fosse presente, non si tratterebbe di eiaculazione retrograda e ci potrebbe essere invece un problema di produzione di seme.
TRATTAMENTI CONVENZIONALI
L’eiaculazione retrograda non necessita di trattamenti medici. Non interferisce infatti con i rapporti intimi e non causa problemi di salute. Può trattarsi di un problema banale e temporaneo che si risolve da solo secondo i tempi necessari al ripristino della normalità.
Se è causata dall’assunzione di determinati farmaci, dovrebbe essere sufficiente interromperne l’utilizzo (in modo graduale) per ripristinare la normale funzionalità dello sfintere vescicale. I medici potrebbero anche proporre il passaggio ad altri farmaci o prescriverne alcuni per migliorare il controllo dello sfintere vescicale. Alcuni di essi sono:
- bromfeniramina
- clorfenamina
- imipramina
- midodrina
- fenilifrina
- pseudoefedrina
Questi farmaci aiutano a tenere lo sfintere uretrale contratto durante l’eiaculazione. Anche se spesso efficaci a contrastare l’eiaculazione retrograda, possono causare ulteriori effetti collaterali come alzare la pressione del sangue e il battito cardiaco.
Inoltre, nel caso di gravi lesioni a muscoli o nervi a causa di interventi chirurgici, i farmaci non sono generalmente efficaci.
Se si stesse cercando il concepimento, l’eiaculazione retrograda potrebbe essere un problema. In questo caso è possibile ricorrere all’inseminazione artificiale o alla fertilizzazione in vitro.
CI SONO COMPLICAZIONI?
L’eiaculazione retrograda non causa dolore e non porta a nessuna complicazione grave. Non impedisce l’erezione e l’orgasmo. Se l’assenza di eiaculazione è motivo di preoccupazione può però interferire col piacere del rapporto.
Comunque la complicazione maggiore è l’infertilità, problema che sorge solo nel caso si voglia avere un figlio.
VISUALE IGIENISTA
Se uno non si accontenta delle capacità sempre presenti e sempre attive di auto-equilibrio e auto-guarigione del corpo, e vuole percorrere la via a volte necessaria nelle emergenze reali, ma spesso invasiva ed insidiosa delle visite e delle diagnosi e delle cure mediche (andrologo e sessuologo), è importante che non ci si limiti a fare delle ipotesi ma che si pervenga a una diagnosi corretta e sicura, cosa non sempre facile. La visita specialistica è mirata a comprendere se si tratta effettivamente di eiaculazione retrograda o piuttosto del sintomo di qualche altra condizione anomala.
ANDIAMO PIANO COI FARMACI
Fatte tutte queste premesse, andiamo al caso specifico. Trovo personalmente assurdo che vengano prescritti in modo disinvolto dei farmaci pericolosi come gli antibiotici. E lo trovo ancora più assurdo di fronte a una ipotesi, che non è certezza ma solo sospetto, di eiaculazione retrograda. In ogni caso la Health Science propende per la non-cura sul sintomo e per dare modo e tempo al corpo di rimettersi in ordine e in massima efficienza. È il corpo che, mediante i suoi meccanismi di autoregolazione, deve provvedere al ripristino della funzionalità.
Pertanto niente farmaci e niente dispersione di energie mentali. Quello “Sto Bene, ma mi manca qualcosa” la dice lunga sul disturbo psicologico sperimentato. A conferma di come basti un niente a mettere in crisi una persona sanissima, dotata pure di preparazione e di buonsenso, ma portata a credere che il corpo funzioni a compartimenti stagni e che sia obbligatorio intraprendere dei percorsi curativi dall’esterno, quasi che tutti fossimo in balia degli eventi.
PENSARE IN MODO OTTIMISTICO VALE PIÙ DI OGNI ALTRA CURA
L’alimentazione corretta, a base di cibo vitale, leggero, acquoso, digeribile ed innocente, ha sempre notevole importanza. Non penso tuttavia che il problema segnalato dipenda dal passaggio dal veganismo al vegetarianismo. Anche il ricorso a un periodo di semi-digiuno a base di sola frutta può solo avere degli effetti depurativi sul piano generale. La migliore soluzione rimane pertanto quella di puntare in modo deciso e coerente allo star bene, liberandosi di ogni preoccupazione e di ogni atteggiamento ipocondriaco, di ogni sindrome da malato immaginario.
IL SELENIO MOLTIPLICA LA PRODUZIONE DI SPERMATOZOI
Qualora ci fosse una carenza nutrizionale di selenio, minerale essenziale e indispensabile, perfetto antiossidante del corpo, utile al sistema immunitario e al sistema ghiandolare (specie la tiroide), sarà opportuno includere nella dieta le risorse contenenti selenio, tenendo presente che, pur senza usare il bilancino, ne servono almeno 5 mg al giorno.
Riso integrale (15 mg per 100 g), orzo, mais, pop-corn non salato e non zuccherato, germe di grano, kamut, miglio, fagioli, lenticchie, ceci, piselli, lupini, fagiolini, noci brasiliane, anacardi, pinoli, mandorle, cocco, patate, zenzero, tartufo, senape, broccoli, datteri, peperoncino, aglio, broccoli, crescione, cavoli, avocado. Altri alimenti specifici per migliorare la qualità dello sperma includono asparagi, carote, lattuga, noci, pomodori, banane, agrumi, durian e jackfruit.
Tutte le risorse vegetali comunque contengono minime quantità di selenio, commisurate alle necessità reali dell’uomo, soggetto spiccatamente vegetariano-fruttariano per disegno, per ruolo creativo, per esigenze fisiologiche, gustative, mentali, e spirituali. Il fatto che del selenio si trovi pure nei vari organi di animali, specie nel midollo, nel fegato o nelle cervella, conta meno di zero e vale meno di zero. Non significa affatto, in altre parole, che si debba ricorrere a talI efferatezze e a tali spropositi alimentari. Chi ragiona in questi termini ignora del tutto le regole e le leggi della natura, oltre che i principi della sana digestione ed assimilazione dei cibi riferiti all’essere umano.
Valdo Vaccaro
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