LETTERA
UN PROBLEMA DI CARATTERE ESTETICO
Gentile dottor Valdo, sono Luisa, 49enne, della lettera di giovedì scorso intitolata “Emozioni affettive più forti della sclerosi e delle recidive”. Avrei un altro quesito da porti su un tema che ho cercato invano sulle tue tesine. Mi rendo conto che è fine luglio e tempo di vacanze e riposo anche per te, ma non ho fretta per la risposta. Si tratta di un problema di poco conto, più che altro estetico. Almeno spero!
CHIAZZA IPERCROMICA PRURIGINOSA CHIAMATA NOTALGIA
Dall’inizio dell’anno circa mi è comparsa una macchia iperpigmentata, sulla schiena all’altezza della scapola. Pensavo fosse pitiriasi come è successo a mia sorella, a cui nel giro di qualche mese è andata via spontaneamente. Siccome la mia macchia non accenna a scomparire, anzi si è estesa ulteriormente, il mese scorso sono andata dal dermatologo. La sua diagnosi parla di Notalgia Parestesica, ovvero chiazza ipercromica pruriginosa in sede paravertebrale di origine nervosa. Mi ha suggerito una rx dorsale, ma mi sembrano raggi inutili dal momento che una probabile discopatia è già evidenziata dalla notalgia. Secondo il dermatologo è permanente e nessun prodotto o trattamento estetico può toglierla. Che ne pensi?
SENTO GIÀ INEQUIVOCABILI BENEFICI A STOMACO E ADDOME
Sono solo all’inizio del mio percorso vegano. Da qualche giorno ho sospeso anche uova e grana. Ho ancora molta strada davanti prima di raggiungere la vera disintossicazione, ma sono molto fiduciosa e determinata. Sento già i primi e inequivocabili benefici a stomaco e addome, i miei punti deboli da 16 anni, dopo l’asportazione della cistifellea. Prima funzionavano perfettamente tranne che per un paio di coliche nel mese precedente l’intervento. È vero che, come dici, acqua passata non macina più, ma ora ne ho trovata dell’altra nuova e rigenerante, che è quella vegana! E con lei si è riaccesa la speranza di ritrovare la mia salute. Buona Estate Vegana!
Luisa
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RISPOSTA
L’ETIMO GRECO STA PER DOLORE AL DORSO
Ciao Luisa. Per la ricerca devi inserire parole come pelle, derma, orticaria, prurito, psoriasi. La notalgia parestesica è un disturbo che non si cita spesso, quasi non esistesse. L’etimologia è la scienza che studia l’origine e la storia delle parole. Il termine “etimo” viene dal greco étymos, significante vero, reale, genuino, e aiuta a capire da dove diavolo nascono certe parole. Il termine notalgia deriva da noton=dorso e algos=dolore. Dolore in un prurito più o meno localizzato che colpisce preferibilmente le spalle e la schiena.
PRURITO E BRUCIORE TRA LE SCAPOLE
Una neuropatia sensoriale implicante prurito interscapolare e sottoscapolare, con formicolio misto a bruciore, con parestesia ovvero perdita di sensibilità. Questa patologia provoca un forte bisogno di grattarsi in modo continuato. Il disturbo può interessare anche la zona cervicale. Chi ne è colpito cerca sollievo grattandosi continuamente e, in certi casi, si aiuta con degli oggetti o degli spigoli non essendo facile arrivare con la mano dietro le spalle. Trattasi spesso di disturbo che porta a grattarsi in tutti i posti e in tutti i momenti, sboccando a volte in un handicap vistoso e sociale.
I PEPERONCINI PICCANTI ROSSI
La capsaicina è un principio attivo di origine naturale attivo su diverse patologie. È un derivato amminoacidico del pepe di cayenna (8-metil-vanillil-6-nonenamide). Questa particolare molecola riesce a modulare alcune risposte nervose ed infiammatorie. Essa è in grado di interferire su alcuni neuropeptidi, in particolare sulla sostanza P. Tale sostanza risulta presente nelle fibre nervose di piccolo calibro come le fibre amieliniche (fibre C) che includono fibre sensitive e fibre autonomiche post-gangliari simpatiche e para-simpatiche.
LA SOSTANZA P PROVOCA ERITEMA E PRURITO
La Sostanza P è il peptide per il quale esistono le maggiori prove a favore di un suo specifico ruolo nella trasmissione periferica di stimoli dolorosi. La Sostanza P provoca vasodilatazione e possiede attività stimolante sulla muscolatura liscia intestinale, uro-genitale e respiratoria. La sostanza P è in grado di degranulare i mastociti e i basofili provocando di conseguenza eritema e prurito.
CAPSAICINA RIDUTTRICE DELLA REAZIONE ORTICARIOIDE
La capsaicina provoca la deplezione della sostanza P dalle fibre nervose modulando quindi il sintomo doloroso. Per esempio, il pre-trattamento con capsaicina applicata localmente innalza in modo significativo la soglia del dolore. La Capsaicina inoltre è responsabile dell’inibizione dell’eritema evocato dall’iniezione intradermica di allergeni. D’altro canto è significativa la riduzione della reazione orticarioide indotta da stimoli termici in pazienti affetti da orticaria da caldo e da freddo. In relazione a queste specifiche attività la capsaicina è stata usata in alcune patologie dermatologiche ma anche in malattie caratterizzate da iper-reattività nervosa. La Capsaicina è stata ed è utilizzata con successo nella nevralgia post-zosteriana, condizione spesso debilitante nell’anziano. Fa dunque da alternativa ai topici cortisonici e agli emollienti in alcuni casi di prurito senile.
TISANE DIURETICHE E MENU DIURETICO
Il prurito è comunque un sintomo, una conseguenza, per cui si deve pensare alle cause che includono errori dietetici (formaggi fermentati, mostarde, carni), intossicazioni da arsenico, medicamenti tipo aspirina e antibiotici, carenze ormonali, malattie del fegato, uso di alcolici e caffè. Consigliabile l’uso di tisane diuretiche e menu diuretico, tipo ortica, tarassaco, finocchio, carciofo, equiseto, sidro di mele, crescione, cavolini Bruxelles, cavolo, carota, bietole, aglio, rafano, ravanelli, lattuga, anguria, melone, zucchine.
PRIORITARIO ELIMINARE LE SOSTANZE TOSSICHE E CORROSIVE
I disturbi della pelle non vanno considerate con avversione, visto che costituiscono un processo amico, difensivo e rimediale. Grazie ad esse l’organismo promuove l’eliminazione delle sostanze estranee accumulate. La natura di queste sostanze è acidificante, tossica e corrosiva. Qualsiasi alterazione cutanea indica uno stato di impurità interna che non deve essere soffocato con pomate o medicamenti abortivi, ma deve essere al contrario aiutata mediante sudorazione, esposizione al sole che provoca in fin dei conti una positiva intensificazione dei fenomeni, e quindi una accelerazione guaritiva.
Valdo Vaccaro
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