LETTERA
UNA MAREA DI NODULI TIROIDEI DI CUI UNO DA 7 CM
Gent.mo Valdo Vaccaro. Oggi ho letto un articolo “Ti chiedo aiuto. Ti chiedo luce”, di Alessandra. Mi trovo nella stessa situazione. Ho 54 anni e abito a Milano. Il 26/6, prima di venire in Argentina, mia moglie mi ha chiesto di farmi controllare il collo perché ha visto qualcosa che non le piaceva molto. Infatti mi hanno mandato di urgenza al San Raffaele per un’ecografia che ha evidenziato una marea di noduli, incluso uno da 7 cm.
SOSPETTO DI CANCRO ALLA TIROIDE
L’endocrinologa mi ha consigliato di farmi un ago aspirato, cosa che purtroppo per mancanza di tempo non ho potuto fare, visto che dopo 2 giorni partivo per Buenos Aires. Ho effettuato la diagnostica qui in Argentina e il risultato è “Categoria 4: Sospetto di Neoplasia Follicolare”, pertanto cancro.
UNIVOCA E DISCUTIBILE OPINIONE MEDICA IN FAVORE DELLA RIMOZIONE TOTALE
Tutti i medici mi hanno consigliato di asportare completamente la ghiandola, ma nessuno mi ha convinto. Perché non si può asportare solo il nodulo? Perché mai tutta la ghiandola? Perché hanno usato la parola sospetto? Se manca la sicurezza totale sulla malignità della ghiandola, perché procedere alla sua asportazione? Non sarebbe più logico verificare ed accertare la malignità e solo a ragion veduta, cioè a malignità eventualmente accertata, procedere alla rimozione totale della ghiandola?
SONO SI PUÒ FORSE COMBATTERE LA NODULOSITÀ CON RIGOROSO ACCANTONAMENTO DEI GRASSI ANIMALI?
Mio figlio di 17 anni è vegano, io sono vegetariano da un anno. Non si può combattere con una alimentazione priva di grassi animali? Non so cosa fare. Grazie mille.
Daniel
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RISPOSTA
Ciao Daniel. Convivido al 100% le tue perplessità e le tue opinioni sull’intera questione. Premetto che è logico parlare di sospetto tumore e non di sospetto cancro, tanto per cominciare. La medicina mette sempre il carro davanti ai buoi e approfitta di qualsiasi scusante per condurre i pazienti alla sala operatoria. Prima si opera e poi si può anche discutere.
L’INTERVENTISMO MEDICO NON SOPPRIME LE CAUSE
Né l’asportazione tumorale mediante bisturi, né tantomeno la loro distruzione tramite chemio e radioterapia, sopprimono la causa. L’invasività iatrogena dei medici tende a far riapparire i tumori stessi in forme degenerative e peggiorative definibili come maligne, termine che nel linguaggio igienistico trova comunque assai poco credito.
DISSOLUZIONE E RIASSORBIMENTO DEL TUMORE PER REMISSIONE SPONTANEA
Il trattamento radicale dei tumori richiede la soppressione di tutte le cause di perversione metabolica e il ripristino di una nutrizione normale. Quando ciò viene fatto, i tumori tendono a scomparire per remissione spontanea, o per remissione spinta ed assistita. Parla in questi termini Herbert Shelton, conoscitore sopraffino e super-esperto in questo settore. I tumori, essendo composti dello stesso tipo di tessuto delle altre strutture corporee, sono suscettibili di disintegrazione autolitica. Subiscono dunque la dissoluzione e il riassorbimento in varie circostanze, ma soprattutto durante il digiuno ad acqua distillata.
SPARIZIONE ANTICIPATA E MIRATA DELLE MASSE SOVRACELLULARI INUTILI
Due secoli fa, Sylvester Graham (1784-1851), rilevava che quando il corpo usa più nutrimento di quanto ne riceve, gli assorbenti che scompongono le sostanze procedono prima con quelle che hanno minore utilità nell’economia della funzione. Di conseguenza, tutte le accumulazioni morbose come gozzi, noduli, tumori, polipi e ascessi, spariscono completamente per prime grazie a un’astinenza severa e prolungata chiamata digiuno. E questo è il principio teorico ed operativo dell’autolisi. In altre parole, la chirurgia asportativa è sempre pericolosa, mentre l’autolisi è un processo fisiologico e non comporta pericoli. La chirurgia riduce sempre la vitalità, portando acqua alla perversione metabolica, che è all’origine del tumore.
DURISSIME CRITICHE DI SHELTON ALLA CHIRURGA ONCOLOGICA
I medici hanno un grosso limite. Non sanno migliorare e non sanno guarire. Sono addirittura negati per riportare i pazienti in riequilibrio. Non sanno guarire un semplice raffreddore e una semplice gastrite. Come pretendere di guarire una patologia complessa come il tumore, senza nemmeno conoscere causa e provenienza del tumore stesso? Posizioni manicomiali più che da facoltà universitaria. Nessuna meraviglia che il cancro si stia sviluppando a macchia d’olio con questo tipo di medicina. Non è poi casuale che le vittime più frequenti di cancro siano i medici stessi e i loro malcapitati familiari, come confermato da puntuali statistiche. Il grosso delle operazioni chirurgiche è soltanto teatralità spettacolare con fini mercantilistici.
L’ARTE DELLA GUARIGIONE QUALCUNO SE LA SOGNA
La chirurgia non ha mai salvato un solo canceroso reale. Soltanto il più stupido dei somari, sono parole letterali di Shelton, può credere che una malattia sia guarita quando un organo o tutti gli organi contenuti in una cavità corporale siano stati raschiati per bene ed asportati. Non sarà certamente questo a sopprimere la causa vera della malattia. Ogni anno la chirurgia uccide migliaia di vittime. Molte di esse non soffrivano di cancro, ma di sospetto di cancro soltanto! Le cause di cancro non sono note ai medici odierni più di quanto non fossero note ai medici di 1000 anni fa. Un medico appare ridicolo e sciocco quando parla di guarire o di risolvere il cancro o qualsiasi altra malattia la cui causa gli è perfettamente ignota!
LE BASI DELLA TEORIA ASPORTATIVA MEDICA
Il cancro è considerato dalla medicina come escrescenza che si sviluppa sul corpo, ed è su questo che si sviluppa la teoria asportativa medica. Il cancro è ritenuto una malattia locale da distruggere o asportare col bisturi. Tutto questo quando è risaputo che il cancro stesso è una sepsi, un avvelenamento da sostanze putride. La morte da cancro è morte da avvelenamento. Quando gli avvertimenti della natura vengono ignorati troppo a lungo, viene il momento della espiazione finale per tutte le disobbedienze alle sue leggi. I pentimenti in extremis dell’ultima ora non servono a nulla. Se vogliamo davvero prevenire il cancro, dobbiamo dedicare particolari attenzioni alle abitudini che causano l’enervazione e la tossiemia, dalle quali derivano tutte le manifestazioni patologiche.
LA MENTALITÀ DI ERODE
In medicina si ha sempre la tendenza a considerare tutti i tumori come maligni o suscettibili di diventarlo, sulla base di un semplice sospetto. E qui subentra la mentalità di Erode. Non sapendo quali sì e quali no, si distruggono tutti, nella speranza che tra di essi si trovino pure quelli maligni, ammesso poi che esistano davvero, cosa niente affatto sicura e dimostrata.
IL CONTO DA PAGARE ARRIVA REGOLARMENTE
Anni e anni di enervazione e di tossiemia non possono non sfociare in una qualsiasi forma patologica. Chi non muore di cancro muore di dialisi, di diabete, di arteriosclerosi o di infarto. Le frenetiche campagne anticancro e le grida allarmistiche spingono la gente a farsi operare senza la minima necessità. Lo scopo pare essere di colmare gli ospedali di invalidi oltre che di mandare prematuramente in cimitero molta gente.
TORNIAMO ALLA TIROIDE
Dopo queste dovute considerazioni generali, torniamo pure al cancro tiroideo. La ghiandola tiroide non è soltanto una componente basilare del sistema endocrino. E1 anche una importante componente del sistema immunitario. È significativo che il cancro sia più diffuso tra gli ipo-tiroidei. I farmaci soppressivi si sono dimostrati fattore di moltiplicazione del cancro.
GLI STUDI DEL DR BARNES E I RECORD POCO INVIDIABILI DELL’AUSTRIA
Il dr Broda Barnes (1906-1988), pioniere americano nel settore della tiroide, ha dimostrato che l’ipotiroidismo è comune tra i consumatori intensi di carne e di latticini, nei fanatici delle diete alto-proteiche avversate anche dal maestro Pitagora. L’Austria ad esempio, ha il record mondiale del gozzo nodoso ipertrofico e del cancro alla tiroide, legato strettamente al tipo di dieta prevalente nel paese. Il dr Barnes è uno che ha più volte messo sotto terapia tiroidea migliaia di pazienti, e nessuno di essi ha sviluppato degenerazioni cancerogene.
I POTERI ENORMI DELL’ORMONE TIROXINA
La tiroide produce un prodigioso lievito ormonale chiamato tiroxina. Tiroxina che presiede:
- Lo sviluppo cellulare,
- Il ricambio dei liquidi del corpo,
- I processi metabolici degli zuccheri,
- Il metabolismo dell’azoto,
- Il metabolismo dei grassi,
- La crescita fisica,
- La maturazione sessuale,
- La termoregolazione del corpo,
- Il tono psichico.
Sappiamo che la tiroide è sottoposta ai condizionamenti dell’ipotalamo e dell’ipofisi, per cui esiste il fenomeno dell’ipotiroidismo che diventa iper e viceversa, facendo della tiroide stessa una ghiandola ballerina. Il T4, tetraiodo tironina e il T3, triodo tironina sono sostanze contenenti iodio. Viaggiano nel sangue fino a raggiungere tutti gli organi interni. Sono gli ormoni tiroidei a dire e imporre all’organismo quanto veloce deve lavorare e con quale intensità usare le proprie energie.
RIMEDI NATURALI AL GOZZO IPERTROFICO
L’ingrossamento della tiroide o gozzo, o ipertrofia del corpo tiroideo, o sdruma, o adenoma benigno, caratterizza in genere le popolazioni montane, ma sta sviluppandosi anche in pianura per le scelte snaturate, distorte e degradate della gente in fatto di comportamenti e di scelte alimentari. Rimedi naturali al gozzo e ai noduli sono:
- Cavolo, con foglie tagliuzzate fini in insalata con olio e succo di limone, o anche come succo da assumere a cucchiai.
- Crescione, pianta intera succo, 60-150 grammo grammi al giorno, o mangiato in insalata. Previene i disturbi tiroidei.
- Spinacio foglie verdi, succo grammi 50-80, oppure mangiate in abbondanza, previene disturbi tiroidei,
- Farinaccio di campo, simile allo spinacio.
- Carota succo, un bicchiere al giorno.
- Alghe.
- Avena.
- Orzo.
- Mais.
DECOTTO DI SALVIA DAGLI STRABILIANTI POTERI
Ma perché si continua a morire, se abbiamo la salvia nell’orto? La domanda se la pone Rudolf Breuss. Il decotto di salvia è il più importante di tutti, seguito dal the di ortica e da quello di malva. Bisognerebbe berlo tutti i giorni per tutta la vita. Chi fa questo difficilmente si ammala. Quanto alla dieta vegana, vegana crudista stretta o tendenziale, fruttariana o mista, non pretendiamo troppo. Né possiamo credere che qualche pianta speciale abbia dei poteri magici o sia in grado di avere poteri di intelligenza guaritiva.
IL MENU DI SALVATAGGIO VALE PER TUTTI E STA IN UNA MIA TESINA ODIERNA
La magia sta tutta nel fatto che questi alimenti non tassano la digestione e non sfiancano il sistema immunitario, mettendo alla fine i meccanismi autoguaritivi dell’organismo nelle migliori condizioni operative. Il vero agente guaritivo rimane sempre e solo il nostro corpo, questo deve essere chiaro a tutti. Se applichi coerentemente le regole del Vitto Valdiano, ti ritroverai in grande spolvero e con le ghiandole presenti e integre al loro posto.
Valdo Vaccaro
Buongiorno, dove posso trovare il suo vademecum alimentare e comportamentale che cita alla fine dell’articolo? Si riferisce ai due libri che vedo sulla destra, uno giallo e uno blu? Grazie mille. Sono orientata al riassorbimento dei noduli tiroidei, il chirurgo mi vuole trascinare in sala operatoria ma sento che non è la soluzione giusta, non è facile cambiare mentalità ma sono decisa a guarire in modo naturale
Ciao Patrizia, puoi fare riferimento al mio schema nutrizionale tendenzialmente crudista, oltre alle numerose tesine sui tumori. https://www.valdovaccaro.com/vitto-valdiano/
Grazie mille per la risposta, nel frattempo mi sono letta i libri Alimentazione Naturale 1 e 2! Sono già vegetariana (anche se con qualche sporadica ricaduta con relativi sensi di colpa) con tendenza al vegano (anche se non completamente ancora, uso un po’ di latte nel porridge e bevo il lassi – bevanda indiana a base di yogurt).
Ho un gozzo alla tiroide di 6 cm. X 3 cm a sinistra e un paio di piccoli noduli a destra. L’ago aspirato del 2012 è negativo. Ora però con l’ingrossamento si nota uno spostamento della trachea, che non è più in asse. Infatti mi sono accorta del peggioramento a causa di una insistente fastidiosa tossetta (che però da tre mesi non ho più)
Ovviamente la soluzione che mi viene proposta è la chirurgia: mi vogliono togliere una tiroide perfettamente funzionante (le analisi sono perfette) perché “malata”. Sono riuscita a strappare all’endocrinologo un periodo di 6/8 mesi prima dell’operazione, durante i quali vorrei provare alternative valide alla chirurgia.
Sono molto attratta dal digiuno. Ho già modificato la dieta, dedico molto più tempo al rilassamento, allo yoga, al pranayama, alle passeggiate al sole. Questo da luglio ed infatti io sto proprio bene! Non mi sento malata! Però il nodulo non diminuisce. D’altra parte asportare una ghiandola funzionante in vista di molti “se” (se si ingrossa, se sorgono problemi respiratori, se insorgono altre malattie visto che ho 62 anni, se ci fossero cellule maligne… uff!) non mi sembra una roba logica. Dove posso fare un digiuno assistito? Come posso incontrarla per parlarne? Lei riceve, e dove? Sono davvero intenzionata a “guarire” Grazie mille Patrizia