LETTERA
BAMBINO DI TRE ANNI CON PROBLEMI RENALI
Salve, le scrivo per chiedere il suo parere. A febbraio, a mio figlio Zeno di 3 anni, è venuta la sindrome nefrosica. Ha fatto 3 mesi di cortisone e adesso, dopo più o meno 1 mese e mezzo, le urine sono tornate positive alle proteine.
COLOSTRO DI CAPRA PER RINFORZARE IL SISTEMA IMMUNITARIO
Noi facciamo una dieta sana con poca carne. Lui mangia tanta verdura anche cruda e ama il risotto. Cerchiamo di prendere tutto bio. In altre parole viviamo in modo abbastanza sano. Siamo anche stati da una naturopata nostra amica che gli ha prescritto il colostro di capra per rinforzare il sistema immunitario.
SIAMO OVVIAMENTE CONTRARI AL CORTISONE
Lei conosce un rimedio naturale che potrebbe aiutare a risolvere questa patologia? Far prendere ancora cortisone al nostro piccolo non sarebbe proprio il massimo. Per adesso la saluto e spero di ricevere una sua risposta. Saluti.
Attila
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RISPOSTA
DEFINIZIONE DI SINDROME NEFROSICA
Ciao Attila. La sindrome nefrosica è un insieme di sintomi causati da una alterazione dei glomeruli renali che comporta una perdita di proteine con le urine di oltre i 3,5 grammi al giorno. I danni alle unità microscopiche di filtraggio nei reni caratterizza la triade A) Perdita di proteine con riduzione delle proteine nel sangue, B) Edemi, C) Ipercolesterolemia. I glomeruli puliscono il sangue. Normalmente, impediscono il passaggio delle proteine dal sangue nelle urine, e negli adulti meno di 150mg di proteine vengono perse ogni giorno.
COLPISCE A TUTTE LE ETÀ MA È PIÙ FREQUENTE NELL’INFANZIA
Ma nella sindrome nefrosica, i glomeruli perdono più di 3,5g di proteine ogni 24 ore. La perdita di proteine porta a 1) Bassi livelli di proteine nel sangue, 2) Sale e depositi d’acqua, con conseguente gonfiore dei tessuti. La sindrome nefrotica può verificarsi a qualsiasi età, ma è particolarmente frequente nell’infanzia, soprattutto tra 2 e 8 anni. Sono descritti da 2 a 5 casi ogni 100.000 bambini.
Esistono varie forme e nel bambino la forma più comune è la sindrome nefrosica detta a lesioni minime che nella maggior parte dei casi ha una evoluzione benigna. Una persona ogni 5.000 sviluppa la sindrome nefrosica ad un certo punto della vita.
CAUSE
La sindrome nefrotica può essere dovuta a: 1) Danno collaterale di un’altra malattia, 2) Cicatrizzazione dei glomeruli (nel 20% dei bambini) a causa di glomerulosclerosi focale segmentale (FSGS), 3) Glomerulonefrite membrano-proliferative, 4) Glomerulonefrite post-infettiva, 5) Nefrosi congenita (un problema ereditato renale nei bambini piccoli), 6) Porpora di Henoch-Schonlein, 7) Reazioni allergiche, comprese le allergie a farmaci e vaccini, 8) Epatite B, 9) Amiloidosi (solitamente nelle persone con più di 65 anni), 10) Diabete (nelle fasi avanzate), 11) Aumento della pressione sanguigna e ipertensione, 12) Uso di integratori alimentari per accrescere la massa muscolare.
SINTOMI
1) Gonfiore dei tessuti, specie intorno agli occhi, chiamato edema periorbitale, 2) Gonfiore nell’addome, mani e gambe (soprattutto dopo lunghi periodi passati in piedi, 3) Ipoalbuminuria, con bassi livelli della proteina albumina nel sangue, 4) Colesterolemia, ovvero livelli elevati di colesterolo nel sangue, perché gli enzimi coinvolti nel metabolismo del colesterolo fuoriescono dai reni, 5) Aumento di peso, 6) Minor passaggio di urine, 7) Meno frequente passaggio di urine, 8) Urina schiumosa, 9) Stanchezza, 10) Suscettibilità alle infezioni, 11) Aumento rischio trombosi, con formazione di coaguli di sangue.
DIAGNOSI
La sindrome nefrotica è di solito abbastanza facile da diagnosticare, semplicemente misurando la quantità di proteine nelle urine. La percentuale di sostanze chimiche di alcuni rifiuti come creatinina o acido ureico nelle urine può mostrare l’entità dei danni ai reni.
SOLUZIONI MEDICHE
Questa dipende dal tipo di malattia di base. La terapia più comune risponde rapidamente a un breve ciclo di steroidi e, sebbene il recupero può richiedere diverse settimane, la maggior parte dei bambini non hanno alcun danno permanente al rene. Per ridurre il gonfiore, l’assunzione di liquidi e sale può essere limitata nei bambini. I farmaci, noti come diuretici, che portano i reni a produrre più urina, possono essere somministrati anche per contribuire a ridurre il gonfiore. Occasionalmente, altri farmaci sono indicati per prevenire la perdita di proteine, come gli ACE-inibitori, che sono generalmente utilizzati per curare la pressione alta.
OVVIAMENTE SIAMO CONTRARI AD OGNI TERAPIA FARMACOLOGICA
In altri tipi di sindrome nefrosica, gli steroidi potrebbero essere meno efficaci di altri farmaci, come gli immunosoppressivi tipo ciclofosfamide, clorambucile e ciclosporina, usati per alcuni tipi di sindrome nefrosica molto resistenti alle terapie. Sebbene i bambini di solito guariscono velocemente, circa uno su tre potrebbe avere recidive frequenti per tutta l’infanzia, soprattutto dopo una malattia virale. Per fortuna, esse non si ripetono in età adulta.
IN SINTESI LA SINDROME NEFROSICA È PERDITA URINARIA DI PROTEINE OVVERO PROTEINURIA
La Sindrome Nefrosica (SN) è l’espressione clinica di alterazioni renali diverse sia per la forma, la causa, il modo di insorgenza e la prognosi. Cercando di semplificare si può dire che il sintomo più comune della SN è una perdita massiva di proteine con le urine (proteinuria). I glomeruli renali, che normalmente non lasciano passare le proteine dal sangue alle urine, in questo caso le lasciano passare. Questa proteinuria causa dei problemi secondari come 1) Edema (gonfiore dovuto a ritenzione di liquidi), 2) Problemi immunitari, tipo ridotta capacità di rispondere alle infezioni, 3) Ritenzione di acqua in quasi ogni parte del corpo e 4) Iperlipidemia o aumento dei grassi nel sangue.
RITENZIONE DI ACQUA E SALE NEI TESSUTI NONCHÉ IPERLIPIDEMIA
L’edema è la conseguenza dell’abbassamento delle proteine nel sangue e della ritenzione di sale e acqua nei tessuti. Con la perdita delle proteine attraverso le urine si ha un abbassamento delle proteine del plasma (ipoproteinemia/ipoalbuminemia) ed anche iperlipidemia con elevazione dei grassi (colesterolo, trigliceridi e altri grassi). La SN nei bambini per lo più inizia in concomitanza con una semplice infezione come una infezione delle prime vie aeree (con raffreddore e tosse), ma può fare seguito a numerosissime altre cause. Il bambino ha gli occhi gonfi (le palpebre edematose) poi le caviglie, e, dopo pochi giorni, anche i piedi e i testicoli iniziano ad essere rigonfi. A questo stadio della malattia la maggior parte dei bambini deve essere ospedalizzata.
SOMMINISTRAZIONE DI ALBUMINA, DI CORTISONICI E DI DIURETICI SECONDO LA PEDIATRIA CONVENZIONALE
Il trattamento iniziale è basato sulla somministrazione endovena di Albumina (per ripristinare le proteine perse nelle urine), di cortisonici per arrestare la proteinuria e di diuretici per portare fuori dai tessuti l’acqua ritenuta (che causa il gonfiore). In questo modo si eviteranno tutti i possibili rischi connessi ad uno stato edematoso generalizzato che altrimenti sarebbe pericoloso. Dopo il trattamento iniziale c’è il trattamento a lungo termine che può durare vari anni. Questo trattamento a lungo termine consiste in cortisonici e altri farmaci prescritti dal nefrologo pediatra, e va fatto soprattutto nelle ricadute della malattia.
OGNI TRATTAMENTO MEDICO È MIRATO AI SINTOMI E NON ALLE CAUSE
La causa della SN non è conosciuta in campo medico e quindi il trattamento controlla solo i sintomi e cerca di tenere la malattia sotto controllo. Niente può essere fatto contro la causa. Si ritiene utile la prevenzione delle infezioni, anche le più banali, perché il bambino nefrosico edematoso è più facilmente suscettibile alle infezioni.
ESISTE ANCHE LA REMISSIONE SPONTANEA
Un gran numero di bambini va incontro spontaneamente a remissione. In questi pazienti la malattia scompare improvvisamente così come improvvisamente è venuta. Nella maggior parte dei pazienti scompare con la pubertà. I rimanenti pazienti vanno incontro a remissioni (guarigioni) e ricadute per vari anni e, in alcuni casi meno frequenti e decisamente sfortunati, si può arrivare alla insufficienza renale e alla dialisi. Vi possono essere forme fortunate e forme meno fortunate ed è per questo che i nefrologi non possono sbilanciarsi.
IL LAVORO DEI RENI È PESANTE E FATICOSO
Ghiandole di forma simile ad uni grosso fagiolo, i nostri due reni possiedono una grande resistenza. Costituiscono una delle difese più poderose dell’organismo e, dal loro corretto funzionamento, dipende gran parte della nostra salute. La funzione renale consiste nel filtrare costantemente 24 ore al giorno il sangue, sottraendo ad esso tutte le sostanze estranee, l’urea, l’acido urico, i cloruri e i sali minerali inorganici, i farmaci somministrati e gli avvelenamenti vari. Ogni minimo intralcio al lavoro di eliminazione renale provoca immediatamente un avvelenamento del sangue.
MAI INTRALCIARE IN ALCUN MODO LA CAPACITÀ FILTRANTE E LA FUNZIONALITÀ RENALE
Se il corpo gode piena salute con normalità digestiva, non c’è in esso accumulazione alcuna di sostanze estranee, pertanto il rene non fa altro che eliminare i residui del naturale consumo organico, lavoro che può e deve compiere ininterrottamente sino al termine della vita. Ma in caso di alimentazione inadeguata e di assunzione di farmaci, si produce nell’organismo un accumulo di impurità, per cui i reni sono obbligati ad un maggior lavoro. Fastidio e congestione ne debilitano le capacità, compromettendo la salute del soggetto. Tutte le malattie renali hanno una causa comune, ed è l’irritazione provocata dalle sostanze estranee introdotte nel corpo mediante una nutrizione inadeguata per via nasale, orale, cutanea e mentale, visto che noi ci alimentiamo attraverso queste vie.
ARIA BUONA, ACQUA PURA, PELLE TRASPIRANTE ED INTESTINI LIBERI DA PUTREFAZIONI
Respirando aria viziata e corrotta aumentiamo il lavoro e la fatica dei reni. Ingerendo prodotti animali o tossici forziamo in modo sconveniente l’attività renale. Ostacolando la ventilazione cutanea non cambiando gli indumenti obblighiamo i reni a maggiore lavoro. Le putrefazioni e la stitichezza degenerano ed esauriscono la capacità funzionale dei reni. La funzione eliminatorie della pelle è di capitale importanza
STRATEGIE VONCENTI E NATURALI CONTRO LA SINDROME NEFROSICA
Conosciute le vere cause della sindrome nefrosi, il trattamento indicato rimane quello di 1) Purificare il sangue mediante normalizzazione della digestione in generale, 2) Respirare aria pura di giorno ed anche di notte, 3) Consumare alimenti di natura vegetale, frutta ed insalate crude, 4) Esporre la pelle all’aria e traspirare significa alleggerire il lavoro renale, 5) Rinfrescare le viscere con semicupi e bagni ripetuti ai genitali, e con cataplasmi notturni di fango termale su ventre e zona renale, vuol dire togliere fatica ed irritazione ai reni, 6) Evitare farmaci, sale da cucina, cioccolato, cacao, bibite gassate e dolcificate, caffè, the, cole, alcol, fumo significa risparmiare ai reni pesanti sofferenze, 7) Frutta fresca di stagione di tipo acquoso, insalate crude di lattuga, di pomodori e avocado, zuppe e minestroni di verdure con orzo, riso e avena, qualche ricotta e formaggi freschi magri, qualche uovo in caso di appetito vorace, e avremo completato il quadro in modo efficace ed innocente, senza effetti collaterali indesiderati. Due pagnottine di semplice pane integrale e 2 pomodori maturi e profumati al naturale, senza condimenti e senza niente altro, è quanto di meglio si possa volere col caldo. Stesso discorso per le melanzane a fette, frittate con pizzico di olio e sale e pan grattato.
PIANTE AMICHE CAPACI DI MASSIMIZZARE LA FUNZIONALITÀ RENALE
Se poi oltre alla dieta riusciamo a includere cavoli e crescione, peperoncino, camomilla, ortiche senza semi, fico, lampone, mirtillo, more, ribes, portulaca, uva, zucca, melone, anguria, piantaggine, peperoncino, zenzero, aglio, bardana, fitolacca, rafano, asparagi, cren, ravanelli, rape piccanti, succo di limone e acqua, un litro di the di malva al giorno, rizoma di pungitopo, infuso di salvia, infuso di peduncoli di ciliegia, succo di sedano e ananas, succo di mela a volontà, e se facciamo camminate, respirazioni ed esercizi corporali intensi ma non sfiancanti, la funzionalità renale ne guadagnerà enormemente.
TRATTAMENTI MEDICI TUTTO SOMMATO CONTROPRODUCENTI
Bastano queste considerazioni per far comprendere quanto assurdi e controproducenti siano i trattamenti medici delle malattie renali, decisamente orientati verso l’uso di vaccini e farmaci. Con tali mezzi le malattie si aggravano e si convertono in croniche ed incurabili.
Valdo Vaccaro
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